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Un tè alla Serra dei Giardini

Venezia, 1894. Si costruisce un tepidarium di vetro e ferri per ospitare le palme e altre piante decorative utilizzate per l’Esposizione Internazionale di Arte.
Venezia, oggi. Questo luogo ancora esiste, e sembra aver firmato un patto con il tempo.

Una splendida serra di fine Ottocento, immersa nel verde dei Giardini del Castello a Venezia, nell’unica via della città: Viale Garibaldi. Un luogo delicato e fine dove poter gustare il tè delle cinque, meglio ancora se accompagnato da una gustosa fetta di torta.

Un tè in una serra? Non c’è nulla che non va. E’ solo che in questo luogo un po’ magico e un po’ speciale troverete anche una stupenda caffetteria.

La Serra dei Giardini è proprio quella raffinata pausa, quel luogo ameno che tanto si cerca in una giornata indaffarata…

La gioia in un biscotto: perchè tornare ogni tanto a casa

La cosa più bella in assoluto è scoprire cose nuove a casa propria. E così in un caldo e afoso pomeriggio estivo riminese, quando pensi che non c’è nulla di già visto e già fatto, la tua vicina di ombrellone di Novara ti regala un enorme sacchetto di biscottini.

Mandorle, zucchero e albumi montani a neve: il segreto dei Brutti ma Buoni di Borgomanero. C’è chi dice sia un attentato alla linea, ma come non amare queste deliziose meringhe che ben si sposano con un’amara pausa caffè?

A bailar sevillana: Feria de Abril

Il suono dei bracciali che tintinnano in autobus, una miriade di fiori colorati, negozi e bar deserti… Così inizia la Feria de Abril, puntuale come ogni anno, due settimane dopo la Semana Santa e Sevilla tra una jarra de rebujito e una tapita de jamón è pronta a dare il via a una settimana di festeggiamenti.

Non avevo idea di cosa fosse, ma mi è bastato un solo minuto per rimanere letteralmente senza parole. L’intera città si trasferisce all’interno del recinto feriale, con tanto di entrata trionfale, lucine e strade di albero (una particolare terra rossa in grado di macchiare qualsiasi cosa) per passare una settimana all’insegna dell’allegria.

E in un turbinio di danze eleganti e sensuali, tra gli innumerevoli colori di balze e frappe delle gitane, l’odore forte dei cavalli sembra quasi di essere trasportati in un tempo antico e lontano. In una terra dove non esistono telefono e automobili, dove le donne tengono da parte abiti eleganti per il dì di festa e dove ancora, per fortuna, esistono cavalieri che ti invitano a ballare…

Uno stupore continuo

Vivo qua da più di due mesi e continuo a rimanere stupita. Ogni angolo della città mi lascia senza fiato. Mi sono avventurata nel Parque de Maria Luisa e ho scoperto un universo naturale… Pappagalli, specchi d’acqua, e fantastiche panchine dipinte e colorate dove riposare all’ombra. E come per magia si apre una piazza, si intravede un padiglione dallo stile coloniale, e l’occhio si perde tra fontane e palme.

Un rebus con Sevilla nel cuore

Flamenco, azulejos e corrida: questi i simboli di Siviglia nel mondo.
Ma ce n’è uno dotto e di classe che sottile e di soppiatto si infila ovunque. Un rebus delicato che si porta stretto la sua Siviglia.

E’ una storia antica che si perde nella notte dei tempi, e parla di re, principi ereditari e lotte dinastiche. Era il 1282 quando Alfonso X, per sfuggire ad una terribile guerra che avrebbe sancito il diritto alla corona per il figlio Sancho IV, trova rifugio nella bella e calda  città andalusa che per sempre gli resterà fedele. E così Siviglia e la sua bandiera dall’anno successivo saranno ricoperti dal NO8DO.

L’otto tra le due sillabe non è altro che un rocchetto di filo, in castigliano madeja, e la figura si legge: “no-madeja-do”, rappresentando così la tipica espressione sivigliana No me ha dejado, non mi ha abbandonato…

Il comandamento dell’Andalusia

Non dimenticarti mai di onorare le feste. E’ il comandamento dell’Andalusia, che mi hanno insegnato fin dal primo giorno, mettendomi in mano il calendario delle festività.

Il 28 febbraio è il “Dia de la Andalusia”, dal 2 all’8 aprile è festa: la Semana Santa, e poi c’è la Feria a fine aprile, insomma ogni occasione è buona per mangiare, bere e ballare. E qua lo fanno in grande stile.

E se si sposa tuo fratello, dovrai subito correre a comprarti uno dei bellissimi vestiti da cerimonia che illuminano le vetrine di calle Cuna (la via della fiesta)… Mentre le amiche sorseggiano vino bianco, comodamente adagiate su divani bianchi, tu sfili davanti allo specchio vestita di tulle e trine, come una novella principessa, mentre la commessa si affanna a ricoprirti di pizzi e di rose i capelli… Un altro mondo, provare per credere!

Sevilla e la Cruzcampo

Destino, caso o fatalità, il mio indirizzo qua a Sevilla porta il nome di una delle birre più famose di tutta la Spagna: Avenida La Cruz del Campo. L’antica fabbrica, in tipico stile andaluso si trova proprio a pochi passi da casa mia.

Una storia colorata di rosso e giallo, come la bandiera di questa terra, un nome che porta dentro una religiosità vera e genuina che fa parte della vita quotidiana di ogni abitante: La CruzCampo è la birra per eccellenza di tutti gli Andalusi.

Il vecchio edificio, che sorge nel quartiere di Nervion, all’incrocio tra Av. La Cruz del Campo e Av. de Andalucia, deve essere una tappa obbligatoria per tutti gli amanti di birra: fatelo in onore delle numerose cañas (bicchieri di birra) che berrete nei bar della città per poco più di due euro…! E non dimenticate di notare la croce, che ancora sorge a fianco dello stabilimento: l’ultima stazione della Via Crucis, posta, un tempo, fuori città, che ha regalato il suo nome alla famosa cerveza.

Duro lavoro

Ultime modifiche prima della presentazione ufficiale e al giudizio prosciuttinamente otturato di frency fe…