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Leggende sivigliane: conta le mani e trova l’amore

Un canto triste risuona per le strette stradine del centro storico: racconta un amore lontano vissuto all’ombra della luna sulle sponde di un fiume specchio di una città addormentata. Siviglia dà il benvenuto ai suoi visitatori con un lungo canto che parla di un amore perso per sempre, di uno sguardo languido, di una rosa tra i capelli e di un forte profumo di fiori d’arancio.

Romantica e speciale Siviglia nasconde nel suo florido seno leggende e miti che raccontano un passato di eroi, dame e splendide principesse rapite, favole antiche che solo i puri di cuore potranno scorgere aggirandosi curiosi tra le strade della città.

C’è una statua in alto sul lato destro della porta di ingresso al patio della Cattedrale, è lì che vi aspetta. Fermatevi, contate le sue mani e trovate la terza. Ed è così che Siviglia vi dirà se troverete l’amore vero…

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La Pasqua a Siviglia

E’ uno spettacolo a cui occhi mortali a stento crederanno. La Semana Santa a Siviglia è una festa religiosa, ma pur sempre una grande e unica festa che si svolge per le strade della città. L’odore dell’incenso si mescola al sapore della birra venduta dagli ambulanti, i canti religiosi lasciano il posto a musiche trionfali suonate dalla banda e le immaginette sacre diventano l’involucro di dolci caramelle.

Non c’è nulla di dissacrante, tutt’altro non ho mai visto e respirato una religiosità più vera e autentica che a Siviglia durante la Semana Santa. Capita di vedere gli occhi bagnati dalle lacrime, capita di udire urla di gioia al passaggio della Virgen e un silenzio surreale quando a sfilare è il paso della Passione di Cristo.

I nazarenos con i loro cappucci colorati poi rappresentano quanto di più lontano esista per noi, se intravediamo pure i piedi nudi, un brivido ci percorrere la schiena. Una tradizione spirituale che affonda le radici nella notte dei tempi ma ancora viva e sentita da tutti i sivigliani.

E io che all’inizio mi meravigliavo del fatto che il giovedì santo ci fossero i supermercati chiusi, ora inizio a capire il grande lavoro e l’impegno che ogni persona mette per la realizzazione di questa festa. La consiglio; consiglio a chiunque di prendere e partire per Siviglia questa Pasqua 2013 e vedere con i propri occhi quell’immenso tappeto fiorito su cui si erge la statua della Virgen o un nazareno che da solo si dirige verso la sua chiesa e chissà che anche voi non riusciate ad emozionarvi…

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A bailar sevillana: Feria de Abril

Il suono dei bracciali che tintinnano in autobus, una miriade di fiori colorati, negozi e bar deserti… Così inizia la Feria de Abril, puntuale come ogni anno, due settimane dopo la Semana Santa e Sevilla tra una jarra de rebujito e una tapita de jamón è pronta a dare il via a una settimana di festeggiamenti.

Non avevo idea di cosa fosse, ma mi è bastato un solo minuto per rimanere letteralmente senza parole. L’intera città si trasferisce all’interno del recinto feriale, con tanto di entrata trionfale, lucine e strade di albero (una particolare terra rossa in grado di macchiare qualsiasi cosa) per passare una settimana all’insegna dell’allegria.

E in un turbinio di danze eleganti e sensuali, tra gli innumerevoli colori di balze e frappe delle gitane, l’odore forte dei cavalli sembra quasi di essere trasportati in un tempo antico e lontano. In una terra dove non esistono telefono e automobili, dove le donne tengono da parte abiti eleganti per il dì di festa e dove ancora, per fortuna, esistono cavalieri che ti invitano a ballare…

Importando tradizioni

Huevos pintados, Sevilla, Marzo 2012.

Il comandamento dell’Andalusia

Non dimenticarti mai di onorare le feste. E’ il comandamento dell’Andalusia, che mi hanno insegnato fin dal primo giorno, mettendomi in mano il calendario delle festività.

Il 28 febbraio è il “Dia de la Andalusia”, dal 2 all’8 aprile è festa: la Semana Santa, e poi c’è la Feria a fine aprile, insomma ogni occasione è buona per mangiare, bere e ballare. E qua lo fanno in grande stile.

E se si sposa tuo fratello, dovrai subito correre a comprarti uno dei bellissimi vestiti da cerimonia che illuminano le vetrine di calle Cuna (la via della fiesta)… Mentre le amiche sorseggiano vino bianco, comodamente adagiate su divani bianchi, tu sfili davanti allo specchio vestita di tulle e trine, come una novella principessa, mentre la commessa si affanna a ricoprirti di pizzi e di rose i capelli… Un altro mondo, provare per credere!